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Perché è difficile decidere di chiudere una relazione?

Complessivamente, va tutto male. La tua relazione non ti rende felice, il tuo status nei social network è impostato su “è in una relazione complicata” da molto tempo. Se metti sulla bilancia i pro e i contro, questi ultimi avranno sicuramente la meglio, ma…state ancora insieme.

A dispetto di tutto, appena pensi di rompere ti vengono i brividi. E così, chiudi ancora una volta gli occhi su tutte le prove e ti convinci che è solo una fase. Hai solo bisogno di avere più pazienza: cambiare strategia, affrontare le cose in modo diverso, fare una vacanza, avere un figlio, ecc. Perché?

Ogni rottura è un’esperienza emotiva dolorosa. Non si è mai pronti per questo. Il fatto è che non stai perdendo soltanto una determinata persona, ma anche una buona parte dei tuoi sogni, dei progetti, delle speranze e delle illusioni. È una cosa molto dolorosa! Dire addio a tutto questo è ancora più difficile che dirlo alla persona amata.

Cercare la stabilità è nella natura umana. Proprio come per un bambino, che chiede alla mamma di leggere la stessa fiaba, ancora e ancora, correggendo diligentemente i suoi “errori”, per noi, per gli adulti, è importante avere qualcosa di costante, immutabile e stabile nella nostra visione del mondo. E molto spesso scegliamo che questa zona “stabile” sia la nostra relazione.

È importante sia per chi nell’infanzia ha avuto un ambiente positivo e di supporto (vogliono ricreare quella sensazione confortevole), sia per chi non ha mai vissuto questa sensazione di sicurezza e di protezione (si sforzano di raggiungere questa stabilità che hanno mai avuto).

E, anche se mettiamo da parte questi bisogni inconsci, abbiamo ancora molte ragioni che rendono difficile la rottura.

  • Credere nelle favole. Anche quando tutto va male, siamo estremamente abili nel convincerci che “le cose cambieranno”. È solo quella fase della luna, Mercurio in opposizione, un anno sfortunato o complotti familiari. E anche se i tuoi occhiali rosa ti si possono rompere sugli occhi, finché sono intatti e ben piantati sul tuo naso puoi continuare a credere che “tutto si sistemerà”.
  • “E se non incontrassi nessun altro?”. Oh, quanto è ostinata questa credenza! La paura che nel tuo libro della vita sia scritta soltanto una persona può letteralmente paralizzarti e costringerti a vivere per molti anni nello stato “porto la mia croce”. Come puoi rompere se, nella tua testa, l’alternativa è la solitudine con i gatti?
  • Altre credenze sono: “Nessuno mi amerà NELLO STESSO MODO”, “Non amerò mai più”. Queste ti daranno una valida argomentazione per continuare a tenere in vita un rapporto morto da tempo.

La tua relazione potrebbe essere al capolinea, oppure hai capito che non soddisfa le tue esigenze. Se ti trovi in ​​una situazione del genere, è importante ricordare a te stesso che devi lasciare andare le cose che hanno smesso di essere vive, in modo che qualcosa di nuovo possa prendere il loro posto. Questo qualcosa di nuovo richiede spazio e un caloroso invito.